giovedì 22 novembre 2012

Intervista all'illustratrice Elenia Beretta

Esiste una categoria di giovani illustratori che non si accontenta di tenere viva la propria passione realizzando opere fantastiche su fogli o monitor, visitando una fiera dopo l'altra, affrontando le legnose espressioni degli editori ai quali si presentano scommettendo sul proprio talento o frequentando curiosi corsi di illustrazione in sperduti paeselli di montagna, ma decide di arricchire la propria esperienza (e quella degli altri) portando avanti progetti che poi si trasformano in eventi interessanti e a cui non bisogna assolutamente mancare.
Tra questi giovani pioneri ci sono i componenti del collettivo Uncles & Aunts (Elenia Beretta, Vittoria Drago, Simone Calvi e Laura Fanelli) attualmente all'attivo con un sito e una mostra che si terrà il 30 novembre a Bergamo, presso la pasticceria Sweet Irene.
 

Ed io per l'occasione ho contattato Elenia, la quale ha gentilmente riposto ad alcune mie domande:

Uncle & Aunts è un nome curioso per un collettivo artistico, come mai avete scelto proprio questo?
Uncles e Aunts Collective è un nome divertente che mi è venuto in mente un giorno ragionando su un titolo della rubrica su CTRL Magazine e pensando agli zii e alle zie.
A
volte con i miei amici ci chiamiamo ziotti, che da fuori può sembrare una cosa infantile, ma in realtà non lo è. Solitamente uso questo aggettivo con le persone ale quali tengo di più per sottolineare una situazione particolare, così ho deciso di utilizzarlo per il collettivo perchè vorrei che tra le persone che vi partecipano si crei un bel legame.

Inoltre lo zio è la figura familiare che preferisco e non posso negare che mi piaceva il suono delle parole.

Presto ci sarà una mostra che avete intitolato Living Room. Perché avete scelto questo titolo e perchè quella location così inusuale per un'esposizione di illustrazioni?
Perchè il soggiorno è un luogo privato, ma anche uno spazio dedicato a momenti di condivisione.
Cene, balli, film, segreti, famiglia, amici, abbracci, coccole, scherzi, liti, pianti, mobili, spigoli, angoli, scrivanie, foglie, polvere, riposo, musica, bevute, il soggiorno è il luogo dove tutto ha inizio.
Sin dall’antica Grecia sviluppandosi ed evolvendosi nei secoli il ‘’salotto letterario’’ è stato presente
nelle vite di artisti, letterati, uomi e donne di cultura.
"Livingroom" è uno scorcio di vita.


Ctrl Magazine Illustrazioni per rubriche, Elenia Beretta


Questo tema è stato scelto perché Uncles & Aunts nasce con l'intenzione di creare degli appuntamenti casalinghi, quindi direi che non si poteva scegliere un altro titolo se non Livingroom.
(la parola viene intenzionalmente scritta tutto attaccato).

Il posto che abbiamo scelto, Sweet Irene, è inusuale per una mostra d'illustrazione; ma è in stretta connessione con la scelta del tema, infatti questa pasticceria/caffetteria ha un'ambientazione casalinga; quando vado a pranzo o a far merenda in questo locale mi sento bene, c'è un ambiente caloroso e vorrei che per la prima mostra di Uncles & Aunts tutti possano respirare quest'aria di casa e di benessere.

Parliamo un po' di te. Chi sono i tuoi illustratori preferiti?
Ci sono tantissimi illustratori che mi piacciono, tra quelli che seguo ultimamente ci sono Ana Montiel, Miss Goffetown, Chloe Perarnau (quest'ultime parteciperanno alla mostra e questo mi rende felicissima) Jin Wei, Umberto Mischi e Daniel Frost.
Inoltre mi piace guardare e prendere ispirazione dall'arte del novecento e dalle statue ellennistiche.
A volte guardare indietro è come guardare avanti e ci si rende conto che abbiamo perso qualcosa per strada.

Si dice che la vita dell’illustratore è solitaria, ma spesso questa affermazione viene smentita.
Ti va di descrivere la tua giornata tipo?

Mi sveglio alle 8.00, mi preparo e vado a lavoro (da poco ho cominciato a lavorare in un bar), faccio cappucci e caffé, servo ai tavoli, apparecchio per i pranzi e alle 13,00 finisco e mi fermo a mangiare. Nel frattempo guardo le mail con il cellulare.
Poi vado a casa a piedi, ci metto 2 minuti e dalle 14,00 incomincio a lavorare ai vari progetti, sia personali che a quelli del collettivo.
A volte finisco tardi di notte e a volte un pò prima, quando esco vado a vedere film al cinema, concerti, o vado a ballare e a bere con gli amici.

Non posso definirmi una solitaria, anzi, ma riesco bene a dividere la giornata tra momenti di lavoro da sola e momenti di divertimento con gli amici o con il mio ragazzo.
Condividere dei momenti sia lavorativi che di tempo libero con le persone ci arricchisce, essere solitari non è una cosa naturale per l'uomo secondo me, ma siamo liberi di vivere come vogliamo l'importante è essere felici.
Il giorno che preferisco è sicuramente il venerdì.

Posters and Fanzine, Elenia Beretta


Qual è il momento della giornata che è più produttivo per te?
Il momento più produttivo è la sera perchè il pomeriggio penso e organizzo le idee

Sempre più spesso si sente dire che intraprendere la carriera di illustratore in Italia sta diventando di anno in anno più difficile, tu cosa ne pensi?
Anche tu credi che l'estero sia l'unica via di salvezza per fare questa professione?

Sicuramente all'estero è piu facile soprattutto perché l'illustrazione viene utilizzata in vari campi e non solo in quello dell'editoria, quindi le possibilità lavorative sono di più.
La fortuna di essere illustratore consiste nel poter lavorare da casa anche per l'estero, ma non mi dispiacerebbe viaggiare per intraprendere questa professione.

In ogni caso la nostra generazione dovrebbe cercare di sensibilizzare i nostri coetanei che non fanno parte del mondo dell'illustrazione, cercando di far capire che non è un'attività di nicchia dedicata esclusivamente all'editoria per bambini, ma può spaziare in tantissimi campi, e forse si potrebbero aprire più porte per noi illustratori in Italia.
Questo è uno degli obbiettivi del collettivo e dell'evento ''Livingroom'' organizzato soprattutto per far conoscere illustratori affermati ed emergenti alla Città di Bergamo.

I problemi del nostro paese sono tanti e vari, devo dire che la mia Città mi piace e vorrei restarci e lavorare viaggiando... prima di dire che non si può voglio provarc!

Il tuo stile, così minimalista, è molto particolare e delicato, c'è un illustratore al quale ti sei ispirata?
La ricerca del proprio stile è una cosa difficile, davvero molto difficile ed è un percorso che ho appena iniziato.
Ho lavorato per anni come grafica e all'inizio facevo quasi tutto a computer, stanca di essere sempre davanti ad uno schermo quest'estate ad Urbino sperimentando con gli acquerelli ho prodotto dei lavori nella quale mi identificavo al 100%, così ho continuato su quella linea, e ora sto lavorando molto per capire come migliorare il mio modo di disegnare. All'inizio quando pensavo a come caratterizzare i miei lavori guardavo spesso altri illustratori ma poi ho capito che ti condizionavano troppo, così ho cominciato a guardare lavori di artisti del passato.
Mi rendo conto che ho difficoltà nel fare disegni troppo pieni, qui esce il mio lato grafico; pulisco e sistemo gli elementi all'interno dell'immagine in modo che tutto sia bilanciato. Cerco di essere molto precisa e pulita, ma poche volte sono contenta del risultato.

Qual è il libro o la fiaba che ti piacerebbe illustrare?
Mi piacerebbe davvero tanto illustrare '' I ragazzi della Via Pal'' e una fiaba che non esiste ancora è che si potrebbe chiamare ''L'inglese Blu'' (perchè da piccola pensavo gli inglesi fossero Blu)
Illustrazione per Coffee n Television, Elenia Beretta
Tra gli oggetti che sono riuscito a conservare dai tempi delle elementari c'è un righello verde, fatto di plastica e lungo 30cm che conservo tutt'ora e spesso uso per tracciare le squadrature delle mie tavole.
Anche tu hai uno strumento da disegno a cui sei particolarmente affezionata e che porti sempre con te?

Sono molto affezionata al temperino che mi regalò mio padre 10 anni fa, ancora adesso ce l'ho, è d'acciaio con una manoplina che regola 3 grandezze diverse per la mina, ed ha una piccola fodera di pelle con un bottone.
L'anno scorso invece ne comprai uno d'oro in un negozio di cartoleria a Berlino, e questo è diventato il Mio temperino. Questi 2 oggetti sono i miei preferiti.

Un'ultima domanda, consigliami un libro che ti è rimasto particolarmente impresso per le sue illustrazioni.

Il libro che mi è piaciuto moltissimo e che ho scoperto da poco è ''Piccola Macchia'', lo trovo semplice e geniale !